Che anno si lascia alle spalle Propaganda?
«Un anno di semina e di raccolta. Le uscite 2022 sono rappresentative della ricerca e accompagnamento del talento che per noi rappresenta la forza di qualsiasi progetto. Piove di Paolo Strippoli e Monica di Andrea Pallaoro, due film molto diversi tra loro ma che condivido-no tensione creativa e sguardo personale dei registi, hanno raccolto un ampio consenso».
Continuate a collaborare con partner internazionali allo sviluppo di coproduzioni?
«Proseguiamo nel consolidamento di alcuni rapporti con produttori in Francia, Belgio e Irlanda che ormai sono diventati partner con cui scambiamo progetti e li sviluppiamo con apporto creativo e finanziario reciproco. Lavoriamo anche con nuovi contatti per creare una rete internazionale di produttori che ci somiglino in termini di linea editoriale e cura del prodotto».
Quali film vedremo al cinema nel 2023?
«Il primo film sarà After Work di Erik Gandini che ha debuttato a CPH:Dox a marzo e proseguirà con altri festival prima di uscire in Italia a giugno con Fandango. Un film stimolante guidato dalla visione nitidissima e l’umorismo tagliente dell’autore italo-svedese che investiga le questioni identitarie ed esistenziali che ci legano al lavoro. Il direttore della fotografia è Fredrik Wenzel (Triangle of Sadness). Il secondo titolo è il debutto alla regia di Alan Friel, Woken, un thriller distopico sorprendente dove nell’arco di 90 minuti tutto cambia e nulla è come sembra. Nel cast figurano Erin Kellyman (Willow e Solo: A Star Wars Story) e Maxine Peak (Peterloo, Funny Cow, La teoria del tutto)».
Le vostre produzioni cinematografiche in cantiere?
«Apriremo i set di: Volare! di Pier Paolo Paganelli, fantasy family che vorremmo far diventare un franchise, e Obliquo 616 di Lyda Patitucci, sci-fi distopico e character driven. Nel mentre sono iniziate le riprese del doc The Greatest, debutto alla regia di Sonia Bergamasco, che racconta la presenza tutt’ora abbacinante di Eleonora Duse nell’ispirazione di attori e attrici contemporanei».
Propaganda ha grande cura per attori e registi. Pianificate di costruire una vostra factory?
«Credo che Propaganda sia di fatto una factory. Il rapporto tra produttore e autore è un rapporto fiduciario delicato, l’unione esiste solo se c’è una condivisione di visione. Siamo in sviluppo con L’estranea di P. Strippoli, che sarà sul set nel 2024. Stiamo nuovamente lavorando con Igort, per la docu-serie Ticket to Wonderland e nelle prime fasi di sviluppo della serie Storia di C per la regia di A. Pallaoro. Nel mentre lavoriamo su più progetti con Fabio Guaglione, Federica Pontremoli, Jacopo Del Giudice… così come siamo legati ad alcuni talenti attoriali e manteniamo rapporti stretti con alcuni capi reparto che proponiamo sempre ai nostri registi.
Quali obiettivi vi siete prefissati per il 2023?
«L’obiettivo è il consolidamento: nel 2017 con Mattia Oddone ci siamo dati un posizionamento e obiettivi chiari e credo che si cominci a percepire chi siamo e cosa possiamo portare al tavolo. Abbiamo un track record sulla qualità e sulle vendite estere, ora vogliamo costruire anche successi commerciali importanti per la crescita dell’azienda e dei talenti che seguiamo e stabilire rapporti di partnership continuativi in Italia come abbiamo all’estero.
I FILM DI PROPAGANDA
AL CINEMA NEL 2023
• AFTER WORK di Erik Gandini (documentario creativo)
• WOKEN di Alan Friel(thriller/sci-fi)
IN PRODUZIONE
• serie tv NEVER TOO LATE (avventura)
• VOLARE! di Pier Paolo Paganelli (family/fantasy)
• OBLIQUO 616 di Lyda Patitucci (dramma distopico)
IN SVILUPPO
• L’ESTRANEA di Paolo Strippoli
• serie tv STORIA DI C di Andrea Pallaoro
• docu-serie TICKET TO WONDERLANDdi Igort
Box Office (15.03.2023)