Roma, lunedì 22 febbraio. Inizio riprese per Piove, il nuovo film di Paolo Strippoli.
Al via un progetto che punta sui giovani talenti provenienti dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Romae dalla fucina del Premio Solinas: il Film nasce infatti dalla scrittura di Jacopo del Giudice, classe 1991, vincitore con Piove della 32° edizione del Premio Franco Solinas mentre ancora studiava al CSC. La giuria del Solinas lo definì: “Un horror dei sentimenti, senza precedenti nel nostro paese. Una storia estrema come estrema è la follia che racconta”.
Alla regia il ventottenne Paolo Strippoli – ormai prossima l’uscita del suo debutto, A classic horror story, co-diretto con Roberto De Feo – Strippoli stesso è alumnus del CSC e vincitore del Premio Solinas 2019 con la sceneggiatura de L’angelo infelice, scritta con Jacopo Del Giudice e Milo Tissone.
Terzo e non ultimo giovane talento del Film il Direttore della Fotografia, il trentunenne Cristiano Di Nicola, al suo terzo lungometraggio e già molto apprezzato nel panorama pubblicitario dove ha firmato importanti campagne nazionali.
Tra i protagonisti del cast principale, oltre alla piccola Aurora Menenti, un altro giovanissimo che si sta facendo strada: Francesco Gheghi, classe 2002, già conosciuto per le sue interpretazioni nei film Io sono tempesta di Daniele Luchetti (2018), Mio fratello rincorre i dinosauri di Stefano Cipani (2019) e Padrenostro di Claudio Noce (2020).
Il regista Paolo Strippoli dirige la complessa macchina di un film che propone i codici del genere thriller/horror applicati a un dramma familiare, per raccontare una società contemporanea sempre più rancorosa e sotto pressione:
“La Roma di Piove – dichiara Strippoli – è costantemente sul punto di esplodere, e non è troppo distante da quella reale. Basta trovarsi in fila al supermercato o alle poste, nel traffico del Raccordo, in un autobus troppo pieno per sentire la rabbia strisciare tra la gente. È la stessa rabbia che alimenta le declinazioni peggiori della politica di oggi, che dà adito agli sfoghi più beceri sui social network, che ci rende sempre più individualisti”.
Ad accompagnare questi giovani talenti sposando e rafforzando la visione di un cinema italiano che scalpita per rinnovarsi: l’autore uruguaiano Gustavo Hernandez (La casa muda) che ha collaborato alla sceneggiatura; lo scenografo Nello Giorgetti candidato al David di Donatello 2020 per 5 è il numero perfetto di Igort; la costumista Nicoletta Taranta candidata al David di Donatello e ai Nastri d’Argento 2020 per 5 è il numero perfetto di Igort; e due attori protagonisti fuori-classe quali Fabrizio Rongione – attore feticcio dei fratelli Dardenne – e Cristiana Dell’Anna, nota per il suo ruolo nella serie Gomorra e di recente co-protagonista a fianco di Toni Servillo dell’ultimo e attesissimo film di Mario Martone.
Il film è prodotto da Marina Marzotto e Mattia Oddone per Propaganda Italia, produttori con Jean Vigo e Rai Cinema della fortunata trasposizione cinematografica del comic 5 è il numero perfetto di Igort (2019), che con questo film ha debuttato alla regia ottenendo 9 candidature ai David di Donatello e 4 ai Nastri d’Argento e la vittoria in entrambi i casi per Valeria Golino come miglior attrice non protagonista.
“Proseguiamo il nostro cammino credendo nelle storie e nei talenti italiani, cercando un cinema che sia nostro quanto universale e per questo i nostri film nascono dal confronto con i mercati internazionali, la ricerca di linguaggi comuni (il genere), tanto quanto di uno sguardo autoriale che sia unico e distintivo”, dichiara Marina Marzotto.
Il film è una coproduzione internazionale con la belga GapBusters, guidata da Joseph Rouschcop, già coproduttore in Italia di Il Primo Re di Matteo Rovere, Miss Marx di Susanna Nicchiarelli e Freaks Out di Gabriele Mainetti.